Focus sul mercato mondiale del kiwi
News del 12/06/2023

Focus sul mercato mondiale del kiwi

Il mercato globale del kiwi sta vivendo diverse dinamiche e sfide nelle varie regioni. Nei Paesi Bassi gli importatori devono far fronte a un'offerta limitata, in particolare dal Cile, con conseguenti timori di una continua carenza e di un impatto sulla qualità. In Belgio la domanda di kiwi è tornata a livelli normali, dopo il picco di consumo registrato durante la pandemia. Tuttavia, si teme una potenziale carenza a causa dei minori volumi previsti per questa stagione. In Germania, nonostante i prezzi elevati, c'è ancora una forte domanda di kiwi, con le varietà italiane e neozelandesi che stanno guadagnando popolarità. La Francia, invece, sta affrontando una carenza di prodotto, a causa delle condizioni climatiche avverse che hanno colpito la produzione in regioni importanti.

Anche l'Italia registra bassi volumi e prezzi elevati nel mercato del kiwi, con preoccupazioni per la prossima stagione a causa dei disastri naturali che hanno colpito la fioritura e l'impollinazione. In Spagna, la regione delle Asturie sta investendo nella coltivazione del kiwi, mentre i prezzi complessivi sono stati mantenuti o aumentati rispetto alla campagna precedente. Infine, in India, i kiwi greci hanno avuto la stagione di maggior successo di sempre, superando le varietà italiane in popolarità e diventando il mercato in più rapida crescita per gli esportatori ellenici. L'offerta globale di kiwi per il Nord America rimane stabile, nonostante le sfide affrontate durante la stagione di coltivazione della Nuova Zelanda, e la domanda di kiwi continua a essere forte, rendendolo il segmento in più rapida crescita nel mercato della frutta.

Paesi Bassi: disponibilità limitata di frutti
A parte il raccolto della Zespri, sono pochi gli importatori olandesi attivi nelle importazioni di kiwi. Questi ultimi indicano che attualmente c'è una carenza di frutti cileni sul mercato e che l'offerta rimarrà limitata anche nelle prossime settimane. I prezzi sono quindi su un buon livello. Tuttavia, la qualità non è sempre soddisfacente.

Belgio: la domanda torna alla normalità, dopo i picchi della pandemia
"Dall'inizio di maggio è ricominciata la stagione neozelandese. Dopo una difficile stagione 2022, il nuovo raccolto sta mostrando una qualità adeguata - afferma un commerciante belga - Tuttavia, si prevedono volumi inferiori, il che fa temere che possano verificarsi carenze durante la stagione". Zespri teme, inoltre, che le stime del raccolto per questa stagione siano ancora inferiori, a causa dei problemi climatici che si sono verificati ad aprile in Nuova Zelanda. Ciò potrebbe avere un forte impatto soprattutto sui kiwi verdi.

"Dal punto di vista della domanda, il frutto rimarrà sempre un prodotto popolare. E' molto salutare e, finché la qualità sarà buona, i consumatori continueranno a cercarlo. Tuttavia, non siamo più in allerta pandemia, periodo durante il quale c'è stata una vera e propria "corsa" ai kiwi. Siamo tornati a una domanda normale, soprattutto ora che anche il clima sta volgendo al caldo e i consumatori sono più propensi ad acquistare il kiwi. Resta comunque da vedere quale sarà l'andamento dei prezzi nel corso dell'estate".

Germania: alta domanda, non scoraggiata dai prezzi elevati
I kiwi tardivi provenienti dall'Italia sono stati venduti con entusiasmo nel mese di maggio, secondo un grossista tedesco. Anche i primi frutti a marchio Zespri provenienti dalla Nuova Zelanda sono stati offerti all'inizio di maggio. Nonostante i prezzi elevati all'ingrosso e i calibri più piccoli (37) all'inizio della stagione, la domanda è stata relativamente alta. A fine maggio sono arrivati dalla Nuova Zelanda anche i primi calibri più grandi e i primi kiwi verdi.

Uno sguardo all'attuale listino prezzi mostra che i kiwi sono significativamente più costosi rispetto all'anno scorso, il che non sorprende se si considerano l'inflazione e i prezzi di altri prodotti d'importazione. Solo i kiwi italiani di piccole dimensioni (36/39) hanno quotazioni più basse rispetto all'anno scorso. Oltre alla Nuova Zelanda e all'Italia, sono ancora presenti sul mercato la Grecia e la Francia. I kiwi cileni, invece, sono già scomparsi dall'offerta, a differenza dell'anno scorso.

Francia: carenza di prodotto sul mercato
Quest'anno il clima ha avuto un forte impatto sulla produzione di kiwi, causando una stagione negativa. Le regioni di produzione più importanti hanno sofferto per le forti piogge. "L'Italia ha perso quasi il 40% della produzione e i danni sono così gravi che molte piante di kiwi sono morte", afferma un operatore del settore. Anche in Cile si registra una carenza di prodotto, sempre a causa del clima. La Spagna ha perso il 20% della produzione. La maggior parte dei venditori si sta quindi rivolgendo alla Grecia. "La Francia non è stata colpita, ma con questa situazione globale non saremo in grado di rifornire altri clienti". Perciò, i prezzi saranno probabilmente molto alti.

Italia: volumi bassi e prezzi alti caratterizzano il mercato
In Italia il mercato del kiwi europeo è terminato da metà maggio. Un operatore del nord d'Italia afferma che le quantità disponibili erano basse, quindi la domanda ha assorbito senza problemi tutta la produzione e i prezzi sono stati alti. Oltre a kiwi italiano, era presente anche kiwi greco ai medesimi prezzi sostenuti. Attualmente, invece, in vendita c'è kiwi del Cile, e stanno arrivando le prime partite di kiwi della Nuova Zelanda. L'offerta è limitata e proporzionata alle richieste medio-basse. I prezzi sono sostenuti. "In prospettiva, la prossima annata italiana 2023/24 rischia di avere una quantità di prodotto inferiore alle potenzialità, in quanto in diverse zone produttive si sono registrate calamità naturali che hanno penalizzato la fioritura e l'impollinazione" sottolinea l'operatore.

Sui consumi in questo periodo dell'anno, un operatore del canale retail dichiara: "Le movimentazioni nei supermercati sono medio-elevate, considerato che siamo nel mese di giugno. Ora stiamo trattando kiwi verde convenzionale dal Cile, che ha prezzi medio-elevati. Il prodotto italiano è terminato già da qualche settimana".

Secondo i dati di GfK Consumer Panel, i kiwi sono stati acquistati dal 48% delle famiglie italiane, nell'anno terminante ad aprile 2023. Si tratta di un dato in leggero calo se confrontato con lo stesso periodo dell'anno precedente (49%).

Spagna: la regione delle Asturie investe in coltivazione del frutto
La campagna spagnola del kiwi si è sviluppata positivamente. La produzione è stata leggermente inferiore rispetto all'anno precedente, ma si prevede che il raccolto dei circa 1.800 ettari piantati sul territorio nazionale sarà di circa 27.000 tonnellate. Per quanto riguarda i prezzi, sono stati mantenuti e addirittura sono aumentati rispetto alla campagna precedente. "È vero che la commercializzazione è partita a rilento a gennaio e febbraio, all'inizio della campagna, a causa del calo dei consumi e dell'inflazione, ma in questi ultimi 3 mesi le vendite sono andate molto bene, sia per il kiwi verde che per quello giallo".

"Questa stagione è stata favorita anche da altri fattori esterni. Da un lato, il Cile ha avuto una produzione inferiore e i prezzi all'origine erano molto alti, quindi con tali quotazioni il mercato è stato in qualche modo represso e, in generale, è stato più liberale. Dall'altro lato, anche la Nuova Zelanda sta avendo un raccolto minore; si stima che il kiwi verde produrrà circa 50.000 tonnellate in meno, e anche il calo della produzione di kiwi giallo sarà elevato".

"Inoltre, il kiwi neozelandese è arrivato più tardi sul mercato, quindi i volumi inferiori e questo ritardo hanno fatto sì che non ci sia stata una transizione netta dall'emisfero settentrionale a quello meridionale, e si è continuato con il kiwi spagnolo, mentre quello cileno e neozelandese arrivavano sul mercato".

Le Asturie sono la seconda regione produttrice di kiwi in Spagna, dietro solo alla Galizia, e gli ultimi sviluppi dell'industria asturiana indicano una chiara direzione. "Mentre in Galizia c'è un grande impegno per il kiwi verde, in generale nelle Asturie tutti i nuovi progetti di impianto che si stanno realizzando sono per il kiwi giallo".

"Inoltre, dei quasi 1.800 ettari di kiwi in Spagna, solo circa 120 sono di kiwi giallo, e per quest'anno nelle Asturie saranno piantati più di 60 nuovi ettari".

India: la stagione di maggior successo per i kiwi greci
Secondo un importatore indiano di frutta, è stata una stagione solida per i kiwi greci sul mercato indiano. "Il prodotto greco ha dimostrato di essere l'origine più importante per il consumatore indiano. Secondo i dati di aprile 2023, il kiwi greco ha conquistato il secondo posto in termini di volumi importati, subito dopo quello Zespri neozelandese, con l'importazione di 350 tonnellate di soli kiwi Hayward".

"Per la Grecia, l'India sembra essere il mercato in più rapida crescita e il kiwi greco è più apprezzato rispetto a quello italiano. La stagione 2022/23 è quella di maggior successo per la Grecia sul mercato indiano. Credo che, alla luce di questo successo, il Paese manterrà l'attenzione sul mercato indiano anche per la prossima stagione. Stiamo svolgendo un ruolo molto importante nella strategia degli esportatori greci di kiwi".

Rispetto al kiwi italiano, il kiwi greco è emerso come un protagonista fondamentale nelle preferenze dei consumatori indiani. L'India è diventata il mercato in più rapida crescita per il kiwi greco, per una serie di ragioni. In primo luogo, le autorità indiane hanno intensificato l'intercettazione dei kiwi provenienti dall'Iran, che sono vietati nel paese. L'importatore ritiene che i kiwi iraniani non soddisfino i requisiti dei test sulle piante e sulla quarantena. Tuttavia, non è stata l'unica ragione dell'aumento di popolarità dei kiwi greci. Nonostante il divieto di importazione dall'Iran nelle ultime due stagioni, alcuni importatori indiani hanno fatto ricorso al contrabbando dei frutti, dichiarandoli erratamente alla dogana, spesso attraverso destinazioni intermedie come Dubai. Tuttavia, la scorsa stagione si è verificata una svolta quando è stata scoperta della droga in un carico di arance sudafricane, spingendo le agenzie di intelligence indiane a intensificare gli sforzi di intercettazione delle spedizioni di kiwi iraniani. Questa svolta ha creato un'opportunità per gli esportatori greci di incrementare le loro esportazioni di kiwi in India.

Il kiwi greco doveva competere anche con quello italiano, ma secondo l'importatore sia i volumi che la qualità sono stati migliori in Grecia. "Dopo l'entrata in vigore del divieto di importazione del kiwi iraniano, le opzioni alternative per l'India erano la Grecia e l'Italia. La Grecia ha avuto la stagione di maggior successo in termini di qualità e ha avuto i volumi richiesti dall'India. Inoltre, i prezzi erano molto ragionevoli. Credo che se la Grecia continuerà a esportare in India con qualità e prezzi stabili, il nostro mercato non avrà mai bisogno di kiwi iraniano in futuro".

Marocco: importazioni record nel primo trimestre del 2023
L'appetito del Marocco per i kiwi è alle stelle, infatti il sapore unico di questo frutto ha conquistato la nazione. Secondo EastFruit, le importazioni di kiwi continuano ad aumentare, consolidando la loro posizione tra i primi cinque frutti importati in Marocco.

I coltivatori marocchini coltivano un'ampia gamma di frutta e verdura, tra cui i kiwi. Questi frutti versatili si adattano bene al clima del Marocco e vengono persino esportati. Tuttavia, i volumi di esportazione rimangono relativamente bassi, pari a sole 196 tonnellate nel 2022 e 43 tonnellate nel primo trimestre del 2023. Al contrario, le importazioni di kiwi hanno registrato una crescita costante anno dopo anno.

Cinque anni fa il Marocco importava appena 4.500 tonnellate di kiwi. Nel 2022, tuttavia, questa cifra era più che raddoppiata, raggiungendo le 10.400 tonnellate. Il volume delle importazioni è aumentato di 2,2 volte, con un valore totale che supererà i 9 milioni di dollari nel 2022.

La tendenza all'aumento delle importazioni di kiwi in Marocco è proseguita anche nel 2023. Solo nel primo trimestre le importazioni hanno raggiunto l'impressionante cifra di 4.800 tonnellate. Vale la pena considerare la natura stagionale di queste importazioni, che in genere raggiungono il picco tra febbraio e aprile. Tuttavia, le importazioni registrate nel periodo gennaio-marzo 2023 hanno raggiunto un massimo di sette anni, a dimostrazione del crescente appetito del Paese per i kiwi.

Il Marocco importa kiwi da diverse nazioni, tra cui Italia, Grecia, Portogallo, Francia, Spagna, Cile e persino Nuova Zelanda, il principale esportatore mondiale. Nel 2017 l'Italia e la Grecia erano i maggiori fornitori di kiwi del Marocco e, dopo cinque anni, l'Italia è stata raggiunta dalla Spagna. La quota dominante dell'Italia, pari al 57% delle importazioni totali di kiwi in Marocco nel periodo gennaio-marzo, suggerisce che l'Italia ha buone probabilità di mantenere la sua posizione di leader per tutto il 2023.

Nord America: forniture stabili nonostante gli eventi climatici in Nuova Zelanda
Le forniture di kiwi in Nord America continuano a essere stabili. "Quest'anno abbiamo avuto una stagione di coltivazione neozelandese difficile, a causa di vari eventi meteorologici che hanno messo sotto pressione l'offerta a livello globale. Tuttavia, gli Stati Uniti sono riusciti a mantenere quasi costante l'offerta e siamo entusiasti di prepararci per un'altra stagione", afferma uno spedizioniere, aggiungendo che la stagione dei kiwi in Nord America si protrarrà fino a ottobre.

Anche i kiwi cileni vengono spediti in Nord America: oltre 8.000 tonnellate fino alla settimana 20, e per questa stagione dal Cile si prevedono volumi simili a quelli del 2022.

La domanda di questo frutto è ancora forte. "Il kiwi è il primo segmento in rapida crescita nel mercato della frutta, superando il totale della frutta di 11 punti", afferma lo spedizioniere.

 

Fonte Freshplaza.it